BORSE

Definire amica una borsa può sembrare esagerato, soprattutto
per un uomo, ma se ci pensiamo bene, non lo è poi così tanto... Le donne su di lei fanno affidamento e la riempiono di tutto ciò che a loro necessita o pensano che gli necessiti.
Ma non solo, in essa vengono versati i più intimi segreti, pezzi di ricordi, di storie finite  o mai cominciate.  Vengono conservati gelosamente frammenti di un  passato; un biglietto del treno ormai logoro, o di un cinema, una rosa appassita e un numero di telefono mai usato....  Serba le speranze di un amore, di un lavoro, di un figlio o semplicemente di un giorno migliore... nasconde la vera personalità di chi la possiede, i suoi difetti, le sue gioie e i suoi dolori  celandoli e proteggendoli da occhi indiscreti. In essa vi è una mescolanza tra passioni, praticità e necessità: un libro, le sigarette, le caramelle,  uno snack, l’ombrello, la bottiglia d’acqua, il portafoglio, il cellulare, le chiavi, documenti, necessaire per il trucco... qualche fotografia, ecc...
Ma qual’è la borsa ideale? Quella che non tradisce! quella che ha tutto ciò che possa servire...
E come deve essere? Deve contenere tutto ciò che si vuole, ma deve essere piccola non grande e ingombrante e poi deve essere anche comoda, leggera... insomma come quella di Ermione Granger, l’amica di Harry Potter, piccola, leggera e fantasticamente capiente tanto da contenere, tra le altre cose, una tenda da campeggio.
Ma se si preferisce una borsa di dimensioni maggiori vi è quella di Mary Poppins, anch’essa magica e internamente immensa. E non dimentichiamoci la divertente borsa di Eta Beta, semplicissima ma anch’essa piena di sorprese... queste, modelli a parte, sono le borse ideali, ma per il momento rimangono relegate nel mondo della fantasia, la realtà è ben diversa e, come nella vita, si deve scegliere cosa tenere e cosa lasciare, se vogliamo che il cammino sia leggero.


COME NASCONO LE MIE BORSE
Mi basta un drappeggio, una forma, un tessuto o anche un’immagine sfuggevole a suggerirmi l’idea di una borsa. Inizialmente prende forma gradualmente nella mia mente, butto giù qualche schizzo, lo modifico, lo aggiusto e di nuovo lo modifico, decido dove e quale dipinto fare e infine, una volta che sono soddisfatta, comincio a realizzare il cartamodello.....prendo la stoffa, vi stendo sopra il cartamodello e ne ritaglio i vari pezzi... ma non è finita perché devo ancora realizzare il dipinto. Prendo il mio album da disegno e comincio a disegnarlo, lo riporto poi sulla carta da lucido e infine lo ricalco sulla stoffa. E adesso inizia la parte che più amo, far prendere forma e vita alla mia creazione. Pennellata dopo pennellata, il dipinto emerge dal tessuto, sfumatura su sfumatura si concretizza e così un anonimo pezzo di stoffa si arricchisce nella sua peculiarità. L’ultimo tocco al dipinto lo da’ il ferro da stiro che lo fissa sul tessuto. A questo punto entrano in gioco ago, filo, macchina da cucire, spilli, ecc... insomma tutto ciò che serve per cucire ed assemblare una borsa.... e via... si entra nella fase del cucito. Cucio, scucio e ricucio, intanto piano piano prende forma. La fodero, la rinforzo, la rifinisco, aggiungo qualche piccolo dettaglio e alla fine la stiro. Pennellata dopo pennellata, cucitura dopo cucitura quello che inizialmente era solo una vaga idea si materializza e affiora nella sua unicità e originalità... e rimarrà sempre unica perchè una borsa eseguita totalmente a mano e non in serie difficilmente sarà completamente identica ad un altra, anche se il modello è lo stesso, così come un dipinto non sarà mai identico ad un altro, pur trattandosi di un dipinto uguale, le sfumature, i colori, le pennellate saranno sempre diverse.  



 









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