Non so se è nata prima l’idea della borsa tonda o del disegno tondo ma sta di fatto che trovo che sia un bell' abbinamento
ed ecco quindi una borsa tonda con dipinto sopra una Ruota del Dharma, uno degli otto simboli buddhisti di buon auspicio, chiamati anche Otto Preziosi Simboli a cui probabilmente mi ispirerò per i prossimi lavori.
Come vedete la borsa è stata realizzata in robusto cotone arancione, il suo diametro è di circa 23 cm circa. Entrambe le facciate sono contornate da una catenella dorata cucita a mano, ed una ulteriore catenella lunga 112 cm permette di metterla a tracollo. E' foderata con simil seta di color arancione ed ha due tasche interne.
Il dipinto è realizzato con colori per tessuto resistenti all’acqua e si trova su una sola facciata mentre
sull’altra, cioè sul retro vi è una tasca cucita esternamente, come vedete nella foto, sempre dello stesso tessuto.
per tenerla in forma ha un anima interna di gommapiuma che la circonda completamente. La chiusura è costituita da una lampo in tinta, lunga circa 28 cm.
Si può lavare delicatamente in acqua fredda o leggermente tiepida.
Le fasi del dipinto
Come ho già detto questo dipinto è una Ruota del Dharma... ho deciso di cimentarmi nel riprodurre questo simbolo buddhista. Per chi non sa cosa sia e cosa rappresenti accenno qualche riga di informazione rubata dal web. La ruota del Dharma simboleggia l’ottuplice sentiero buddista, cioè la corretta visione, il corretto pensiero, la corretta parola, il corretto intento di azione e mezzi di sostenimento, la corretta consapevolezza, la corretta concentrazione, la rappresenta e anche la perpetua diffusione del Dharma.
La ruota è costituita dal mozzo, i raggi e il cerchio: il mozzo sta a significare “il motore immobile”, l’essenza primordiale della mente; i raggi rappresentano l’Ottuplice Sentiero della pratica per il conseguimento di essa; il cerchio significa il mondo fenomenico e il suo eterno perpetuarsi sino a quando sarà sconfitta l’ignoranza che è la radice della sofferenza. La ruota rappresenta quindi l’ineluttabilità della legge di causa ed effetto che è alla base della catena delle rinascite e nel contempo la Dottrina che conduce alla liberazione dalla sofferenza. Un’altra spiegazione del simbolismo del dharmacakra fa riferimento ai tre livelli della pratica buddhista: il mozzo sta per la pratica della disciplina, la paramita o virtù indispensabile della moralità, grazie a cui la mente è sostenuta e resa stabile; i raggi stanno per la pratica della saggezza nella comprensione della vacuità di tutti i fenomeni, privi come sono di natura inerente, per cui addestrando la mente nella saggezza della vacuità l’ignoranza è sradicata; il cerchio sta per l’addestramento della meditazione che sostiene ogni pratica della Dottrina. Spesso sul mozzo è posto il simbolo dei Tre Gioielli (in sanscrito triratna, in tibetano dkon-mchog-gsum) che sono il Buddha, il Dharma e il Sangha che è la comunità dei monaci e dei laici. (tratto da http://www.sangye.it/
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